TENDA DEI LEGIONARI
La tenda base del Legionario, rimasta praticamente invariata durante la lunga storia dell’esercito romano, era chiamata CONTUBERNIUM ed era progettata per ospitare al suo interno 8 legionari. Le sue dimensioni erano di 10 piedi di lato e 5 di altezza. Un piede era l’equivalente di 30 cm odierni. Qui sotto il modello base di tenda. Come paragone, la figura del legionario in scala, misura 165 cm.
Un mulo, al quale era assegnato un assistente, trasportavo un singolo Contubernium, oltre ad altri materiali pesanti. Ogni tenda era assemblata sul campo ed era fatta di lino e rinforzata con cuoio nei punti delle legature. Ogni mulo trasportava due paletti della tenda, i paletti per piantarla al terreno, la tenda piegabile, corde, due cesti utilizzati per scavare il fossato attorno al campo, gli strumenti per scavare, una piccola macina per il grano e del cibo supplementare.
Le tende erano messe molto vicine tra loro fino ad incrociare letteralmente i paletti e le corde per sostenerle. In alcuni ricostituzioni è possibile osservare delle tende con le armature e le armi posizionate all’esterno. Dal disegno potete ben capire che QUESTO era impossibile perché in caso di emergenza notturna i soldati avrebbero dovuto uscire per equipaggiarsi, inciampando inesorabilmente tra i cavi. Era questo un ottimo sistema per prevenire pericolose incursioni notturne da parte del nemico.
All’interno del Contubernium, i legionari si posizionavano nel modo riportato dal disegno. A proposito di questo argomento sono sorte molte controversie storiche: in molte descrizioni il Contubernium, capace di contenere 8 soldati, veniva utilizzato da 9 o 10 persone. Sembra che 1/4 dei soldati alloggiati nella tenda dovessero rimanere all’erta, quindi solamente 6/8 soldati dormivano effettivamente al suo interno.
Alcuni autori ci spiegano che le Legioni, almeno dopo il cambiamento effettuato da Mario, avevano a disposizione un mulo per ogni tenda, addetto al trasporto della stessa e di altro materiale. In alcune versioni si narra che gli inservienti ai muli dividessero la tenda con i soldati, aumentando in questo caso il numero degli occupanti di un’unità. In altre versioni si dice che avessero delle tende proprie, ma è certo che nella maggior parte dei campi non si teneva conto degli alloggi degli inservienti.
Il disegno sopra mostra una tenda base da 10 piedi con 6 soldati posizionati lungo il fondo. Le figure supplementari sulla destra sono state messe per far capire che si potevano creare al massimo 2 posti letto in più, mai 3 poiché il resto del Contubernium doveva servire come deposito per le corazze e le armi.
In conclusione si può affermare che era impossibile che un Contubernium potesse contenere 10 persone più le armi e l’abbigliamento, poichè la superficie interna era l’equivalente di 9 metri quadrati odierni! La risposta più probabile era quindi che al suo interno vi fossero 6 soldati più 1 inserviente, le armi e corazze e che all’esterno 1 o 2 soldati fossero sempre di guardia, a turni alterni.
LA TENDA DEL CENTURIONE
Su questo soggetto non vi sono contraddizioni: tutti i testi concordano che il Centurione avesse una propria tenda, testimone ed espressione del rango, e che fosse addirittura più grande del Contubernium poiché utilizzata anche come ufficio. Anch’essa aveva un lato di 10 piedi ma occupava più spazio poichè aveva un’altezza superiore e di conseguenza i tiranti dovevano essere più distanti. Vi erano anche più paletti: 2 al centro e 4 sui lati.
La tenda del Centurione era anch’essa trasportata da un mulo e da un’inserviente, il quale era addetto anche alla cura personale dell’ufficiale. Ovviamente, come nel caso precedente, l’animale trasportava oltre al cibo supplementare, anche l’equipaggiamento dell’ufficiale.
LA TENDA DEL GENERALE
Il Generale, come anche tutti gli ufficiali superiori, avevano delle tende di dimensioni superiori rispetto a quelle dei soldati e dei legionari. Mediamente la tenda misurava 12 piedi di lato: i muri laterali misurava 9 piedi, la parte più alta al suo interno 12.
Dalla figura della tenda vista dall’alto, si può notare quale fosse la sua dimensione e quindi si può immaginare quale numero di paletti fossero necessari per imbastire la sua struttura. Un esempio dello scheletro della tenda é dato dal disegno a sinistra, grazie all’ausilio di colori per rendere più facile la comprensione.
I paletti dovevano essere trasportati da 2 muli. Una tenda di queste dimensioni poteva essere trasportata anche da un carro trainato da buoi. Il problema del carro però era la lentezza e il limite posto dal fatto che esso non poteva percorrere tutte le strade, soprattutto quelle più impervie. Ecco quindi perché il carico si preferiva ripartirlo su diversi muli.
Ricapitolando, il disegno mostra i sei muli descritti sopra e come erano ripartiti i loro carichi, visti dall’alto. Il primo a sinistra porta il Contubernium assieme ai cesti per il fossato, i paletti e gli attrezzi descritti prima. Il secondo da sinistra é quello destinato al Centurione. Gli ultimi quattro sono quelli per il Generale, due per i paletti e due per la tenda stessa.
Bibliografia:
“L’esercito romano” di Yann Le Bohec, edizioni Carocci.
Museo della Civiltà Romana – “Organizzazione militare: Esercito” di A.Liberati e F.Silverio, edizioni Quasar.
Roma Archeologica – “Sotto il segno dell’aquila” Elio Rosa editore.
“La grande strategia dell’impero romano” di E. Luttwak, Rizzoli editore.
Più vari autori latini. (Polibio, Tacito, Plinio, etc.)
a cura di Riccardo Rudilosso